Posts made in maggio, 2019

Legalità a Legnano e Europa delle città

Lunedì 20 maggio 300 persone hanno preso parte alla serata promossa da Polis su Legalità a Legnano e Europa delle città. Relatore d’eccezione ENRICO LETTA. Hanno partecipato anche Antonio Guarnieri, presidente del Comitato Legalità Legnano, l’eurodeputata Patrizia Toia, l’esperto di politiche Ue in relazione alle città, Carmine Pacente, il consigliere regionale Fabio Pizzul. In prima fila il presidente di Polis, Piero...

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Per Legnano e per l’Europa: una buona politica

“Purtroppo si ha l’impressione che ‘altri’ e non il Sindaco si stiano battendo con mezzi leciti e al limite del lecito, per continuare questa esperienza amministrativa che ormai non dispone dei numeri in Consiglio comunale”. E ancora: “Signor Sindaco non consenta che qualcuno – forse per obiettivi e interessi diversi da quelli contenuti nel suo programma di governo – usi del nome del Primo cittadino per forzare la mano alle istituzioni democratiche. Non permetta che Legnano diventi un caso italiano di malapolitica”. Questo scriveva Polis Legnano in una recente lettera aperta e poi nel numero marzo/aprile della rivista associativa. È stato ancor più doloroso, quindi, per noi svegliarci il 17 maggio con il nome della nostra città sbattuto in prima pagina su tutti i siti, giornali e telegiornali per l’arresto di Sindaco, vicesindaco e assessora alle opere pubbliche. Ancor più doloroso ascoltare le parole della PM Calcaterra della Procura di Busto Arsizio e leggere le conversazioni intercettate dagli inquirenti. Al di là degli aspetti penali, sui quali la Giustizia dovrà fare il suo corso e gli indagati dimostrare la propria eventuale estraneità, e del dovuto rispetto delle delicate vicende personali e familiari, quello che più colpisce della vicenda è il quadro che emerge della vita “a palazzo”. Un saggio al contrario di educazione civica che meriterebbe di essere fatto conoscere ai giovani per capire cosa NON vorremmo che fosse la politica. La gente comune è stufa della politica, perché la politica – lo ribadiamo, ancor prima e al di là degli aspetti penali – continua a dare dimostrazione di come sia vissuta troppo spesso da persone che considerano la “cosa pubblica” una opportunità privata. E in questo senso Polis chiedeva da settimane un sussulto di responsabilità a Fratus: perché era ormai evidente e noto in città come si stesse gestendo il potere a Palazzo Malinverni. Le intercettazioni hanno “solo” confermato la disarmante leggerezza e l’approccio “tribale” nel condurre le danze da parte di persone che hanno guidato Lega e Forza Italia a Legnano per anni. Approccio tribale, quando si riduce la politica a un esercizio di “posti” da occupare con “i nostri”. Chi è del mio gruppo/ clan/ partito/ cerchia di affari è persona da privilegiare, posizionare, collocare, beneficiare. Non importa per cosa; non importa per quanto… Leggerezza: perché cadono le braccia leggendo la faciloneria con cui si ignorano regolamenti, con cui si forzano le regole, con cui ci si muove senza nemmeno porsi il dubbio se quello che si sta facendo sia o meno legale per avere persone ubbidienti e riconoscenti ai posti di comando. Scrisse una volta Calvino, commentando il famoso romanzo di Kundera L’insostenibile leggerezza dell’essere: “nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a...

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LEGNANO / EUROPA

Alla luce dei recenti fatti discuteremo di Europa e buona politica a Legnano con ENRICO LETTA, Fabio Pizzul, Patrizia Toia, Carmine Pacente lunedì 20 maggio alle ore 21. Invitato speciale: ANTONIO GUARNIERI, presidente del Comitato Legalità a...

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Polis: qualche domanda a Gianbattista Fratus
chi, come e perché governa la città di Legnano

Polis: qualche domanda a Gianbattista Fratus chi, come e perché governa la città di Legnano

Anticipiamo l’editoriale del nuovo numero della rivista “Polis Legnano”, in distribuzione nei prossimi giorni. Il testo, a firma dell’associazione, contiene alcune domande a Gianbattista Fratus sulla politica legnanese Egregio Signor Sindaco, all’inizio del mese di aprile ci eravamo rivolti a Lei, con una lettera aperta, in uno dei momenti più “caldi” della politica legnanese. Vi affermavamo: “Dopo le dimissioni della maggior parte dei consiglieri comunali, appare chiaro a tutti che a Palazzo Malinverni non esiste più una maggioranza politica in grado di sostenere la Sua Giunta. Leggiamo di molteplici e forzati tentativi di trovare qualche scappatoia legale per poter surrogare un consigliere e ridar vita a una coalizione che non è più in grado di governare la città. A Lei chiediamo un sussulto di buon senso e di dignità”. La cronaca racconta poi di una serie di tentativi per salvare il salvabile, tenendo in piedi una Giunta che è arrivata al termine della corsa. “Quando una esperienza di coalizione finisce, e vengono meno i numeri per governare, occorre prenderne seriamente atto e agire di conseguenza”, avevamo sottolineato. Aggiungendo: “Purtroppo si ha l’impressione che ‘altri’, e non il Sindaco, si stiano battendo, con mezzi leciti e ai limiti del lecito, per continuare questa esperienza amministrativa che ormai non dispone dei numeri in Consiglio comunale, ovvero l’organo eletto dai cittadini per rappresentarli”. La conclusione era esplicita: “Signor Sindaco, non consenta che qualcuno – forse per obiettivi e interessi diversi da quelli contenuti nel Suo programma di governo – usi del nome del Primo cittadino per forzare la mano alle istituzioni democratiche. Non permetta che Legnano diventi un caso italiano di malapolitica. Consentire ai cittadini legnanesi di tornare alle urne è la soluzione migliore che anche Lei, Signor Sindaco, dovrebbe favorire”. Quanto accaduto nel mese di aprile è noto: nonostante il parere del Ministero dell’Interno e del Prefetto, indicanti la necessità di sciogliere il Consiglio comunale e di nominare un Commissario prefettizio, la Giunta di Legnano continua a rimanere al suo posto grazie a un paio di cavilli giuridici, alla complicità di una figura dimostratasi di parte (il Difensore civico regionale), e a un primo, affrettato parere del Tar su un ricorso ad esso rivolto. L’8 maggio è atteso un nuovo pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale. Ma, indipendentemente dall’atteso giudizio, ci sono elementi oggettivi dei quali tener conto e interrogativi cui il Sindaco dovrebbe rispondere. Di oggettivo c’è il fatto che la maggioranza composta da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, presente in Comune da meno di due anni, ha subìto forti scossoni e autorevoli defezioni. Tre consiglieri della Lega si sono dimessi, due assessori della Sua Giunta invece “sono stati dimessi” contro il loro parere e la loro volontà. Evidenti sono,...

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