In un’affollata casa della Carità di Legnano, venerdì 16 ottobre si è svolto l’incontro organizzato da Polis, in collaborazione con Caritas decanale e Consiglio centrale di Legnano Associazione S. Vincenzo de’ Paoli, per discutere sul tema “La Carta di Milano, eredità di Expo. Verso una nuova solidarietà globale?”. Quali relatori erano presenti il direttore di Caritas Ambrosiana, don Roberto Davanzo, e il direttore generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus, Marco Lucchini Negli interventi, entrambi i relatori hanno riferito della propria esperienza vissuta in questi sei mesi di Expo 2015; nello specifico don Roberto Davanzo ha sottolineato che le “folle oceaniche di visitatori hanno mostrato la curiosità attorno al tema” dell’esposizione universale. Fra l’altro la creazione dei cluster ha permesso a molte nazioni, anche le più piccole, di essere presenti mostrando così al mondo la particolarità dei propri prodotti e le tradizioni locali. Il vero lascito di Expo 2015 lo si potrà verificare – ha osservato Davanzo – quando “veramente la fame nel mondo diminuirà”; gli ultimi dati della Fao parlano di 795 milioni di persone che si trovano in situazione di povertà e denutrizione. “Una realtà che è sotto i nostri occhi anche nelle città italiane”. Saranno proprio le iniziative che si assumeranno verso le persone più povere e bisognose che “ci potranno far dire: Expo 2015 ha avuto successo”; anche perché il tema di Expo (Nutrire il Pianeta, energia per la vita) “affronta qualcosa di concreto e non di filosofico”. La gestione delle risorse, ha aggiunto il direttore di Caritas, sarà la carta vincente per sconfiggere la fame e le guerre e bloccare gli immensi flussi migratori. “Non bisogna pensare che la fame nel mondo si sconfigge esportando il nostro modello di vita nei paesi poveri”. Don Davanzo ha poi spiegato come mai Caritas Internationalis non ha firmato la Carta di Milano; la questione principale risiede nel fatto che nella carta “non si sente la voce dei poveri del Nord e del Sud del mondo”. Essa “è stata scritta principalmente dai paesi che hanno il problema di avanzo di cibo”. La Carta di Milano è “comunque un’ottima base di partenza per affrontare il problema, una partenza che necessita di ulteriori passaggi”. La sconfitta della fame nel mondo passa anche attraverso il contrasto “all’accaparramento dei terreni da parte delle grandi multinazionali”, la lotta “ai cambiamenti climatici”, affrontando “il tema della carenza di acqua. Inoltre occorre contrastare la speculazione finanziaria sul cibo e la trasformazione dei terreni agricoli a terreni per la produzione di biocarburanti”. La Carta di Milano non va lasciata – secondo il relatore – “nel cassetto”; ognuno la dovrebbe mettere in pratica “partendo da quando si va a fare la spesa, premiando l’acquisto di prodotti di quelle...
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Ecco l’articolo che Legnanonews ha dedicato alla serata di Venerdì sul tema dell’eredità di Expo 2015 e la Carta di Milano. “Expo verso la fine: che eredità avremo?“
L’Associazione culturale Polis – in collaborazione con la Caritas decanale e la Conferenza S. Vincenzo de’ Paoli di Legnano – propone un incontro/dibattito La Carta di Milano, eredità di Expo Verso una nuova solidarietà globale? con don Roberto Davanzo, Direttore Caritas Ambrosiana e Marco Lucchini, Direttore generale Fondazione Banco Alimentare Onlus L’appuntamento è per vVnerdì 16 ottobre (ore 21) presso la Casa della Carità (g.c.), via Santa Teresa 2 – 1° piano – Legnano Tra pochi giorni Expo Milano 2015 chiuderà i battenti dopo sei mesi di visite ai padiglioni, presenze di Capi di Stato e di personaggi dello sport e dello spettacolo, eventi culturali, convegni sui grandi temi ruotanti attorno al titolo generale dell’Esposizione universale: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Negli ultimi due mesi le presenze hanno registrato un’impennata e secondo gli organizzatori si dovrebbe arrivare al 31 ottobre ai previsti 20 milioni di visitatori. Fra i 140 Paesi espositori, grande interesse hanno suscitato il padiglione della Santa Sede e l’edicola Caritas, nei quali il titolo di Expo è stato interpretato in modo efficace, parlando di diritto al cibo, lotta alla povertà, giustizia internazionale, valorizzazione delle agricolture e dei prodotti di ogni regione del mondo, tutela dell’ambiente. Con la Carta di Milano – che indica principi e obiettivi su nutrizione, sostenibilità ambientale e diritti umani – cittadini, associazioni, imprese e istituzioni firmano un grande atto d’impegno, uno strumento di cittadinanza globale per affermare il diritto al cibo come diritto fondamentale. Nasce dunque una nuova speranza per il genere umano? Le promesse saranno mantenute? Povertà, fame, guerre migrazioni forzate saranno problemi presi in carico nel segno di una “solidarietà...