L’Associazione culturale e politica Polis ricorda l’amico Filippo Dipalma, tra i primi sostenitori e attivisti dell’associazione e primo direttore responsabile della rivista “Polis Legnano”. Con lui, scomparso il 18 luglio, viene a mancare un insegnante apprezzato, una persona appassionata del bene pubblico, una vivace ed esemplare figura della Chiesa cittadina. Presente nella parrocchia San Pietro in Canazza per lunghi anni (in particolare nel gruppo liturgico), fu tra i fondatori del Gruppo sociale Canazza negli anni Settanta, poi consigliere circoscrizionale della lista Indipendenti Oltresempione. Filippo Dipalma è stato anche una delle “colonne” della redazione legnanese del settimanale cattolico “Luce”. In Polis si era subito fatto carico della guida della rivista associativa, apparsa esattamente 30 anni fa. Il suo primo articolo, intitolato “Mazzafame: il quartiere del cigno” (“Polis Legnano”, 2/1988), conferma – riletto oggi – la sua attenzione al territorio e al vissuto della comunità civile legnanese. Nell’esprimere sincere condoglianze alla famiglia di Filippo, lo ricordiamo con grande affetto e stima infinita. Ciao...
Posts made in luglio, 2018
Il nuovo governo Lega-Cinquestelle è al lavoro sotto la guida di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il “contratto” (anziché il programma) siglato dai due movimenti alla prova della politica, fra promesse elettorali da mantenere e conti pubblici da controllare. Senza trascurare le spinte populiste, gli interessi localistici, gli impegni europei e internazionali da soddisfare… La rivista Polis Legnano propone l’analisi di padre Costa, gesuita, direttore della rivista “Aggiornamenti sociali”. Nel frattempo a Legnano la Giunta Lega-Destra ha svoltato la boa dei dodici mesi di amministrazione: l’editoriale (allegato), intitolato “È trascorso un anno dalle elezioni comunali: Legnano, come stai? E chi ti comanda oggi?”, e un articolo dal titolo “Sindaco Fratus: un anno a Palazzo Malinverni. Successi, qualche ostacolo e nodi da sciogliere” valutano la situazione in città. Dove continua a rimanere sulle prime pagine la questione della nuova biblioteca: nel numero della rivista in distribuzione in questi giorni vengono messe a confronto le posizioni dell’assessore alle Opere pubbliche Laura Venturini e quella del Comitato “Biblioteca Sì, sprechi No”. Gli argomenti di interesse locale abbondano: un articolo ipotizza che nell’area ex-Gianazza, lungo viale Cadorna, possa arrivare un grande centro commerciale, con i relativi problemi di traffico; a Cerro Maggiore – e dintorni – torna invece a far paura la discarica, che potrebbe riaprire. Altri “pezzi” riguardano la situazione degli immigrati e la chiusura dell’IperCoop di viale Toselli. Il bioeticista Picozzi firma l’articolo intitolato “La vicenda di Alfie Evans, l’eutanasia, le Dat: cosa succede quando la vita interroga la vita?”. E poi tante letture su politica, giovani, Chiesa,...
Successi, qualche ostacolo e nodi da sciogliere Cosa è accaduto in Comune e in città dalla fine di giugno 2017, quando il centrodestra ha assunto la guida di Legnano? Non è ancora tempo per tracciare bilancio dell’azione della Giunta, ma si possono ripercorre questi mesi alla ricerca di vere o presunte “discontinuità”. Anche con uno sguardo agli assessori (un cambio in Giunta sembra imminente) e uno ai consiglieri «Far capire alla gente che l’amministrazione è cambiata»: ha appena giurato da sindaco Gianbattista Fratus e, il 27 giugno 2017, indica la discontinuità quale stella polare. Detto fatto: le comunicazioni dal Palazzo rendicontano puntuali ogni operazione della Polizia locale. L’argomento sicurezza è stato la chiave per riaprire al centrodestra le porte del municipio, l’argomento sicurezza comincia un’opera di blindatura che continua oggi. Ma se Legnano è sugli scudi per il primo Daspo urbano in Italia verso un nigeriano reo di accattonaggio molesto, Fratus zoppica per formare la giunta. Un mese dura il braccio di ferro per il terzo assessore donna in quota Forza Italia. E non è questione di sesso debole, piuttosto di assessori forti: la Lega Nord non vuole in giunta, magari alle Partecipate, quella Chiara Lazzarini cui la Procura di Busto Arsizio ha appena notificato, insieme con tutti gli ex amministratori di Amga, un decreto penale (15mila euro di multa per false comunicazioni sul bilancio 2012; il tutto finito di recente nel nulla per prescrizione dei termini). A un mese dal voto Fratus nominerà Laura Venturini (Forza Italia) alle Opere pubbliche, Gianluca Alpoggio (il leghista più contrario a Lazzarini) all’Assetto e gestione del territorio tenendo per sé le Partecipate. Amga prima grana Partecipate, Amga in testa, che significano grane: lo si capisce quando il Movimento 5 Stelle consegna a Fratus un dossier di accuse anonime su assunzioni pilotate e profumate consulenze nell’ex municipalizzata. L’esame è lungo; ci pensa una disastrosa conferenza stampa di fine anno a far saltare il banco. Le dichiarazioni del sindaco portano alle dimissioni del presidente Gianni Geroldi e del CdA. I soci di minoranza della SpA sono contro Legnano; la tensione sale dopo le nomine del board il 26 febbraio 2018. A Catry Ostinelli, presidente designata da Legnano e sponsorizzata dal tandem Cozzi-Lazzarini, riesce il miracolo al contrario: dalla nomina al momento in cui stendiamo queste note (1 luglio) è apparsa sui media ai cittadini una volta per commentare in sei righe il bilancio 2017. Nel frattempo procede l’iter per l’impianto Forsu, il teleriscaldamento aspetta, è stato varato un secondo piano di salvataggio per Amga Sport. Bilancio senza clamori Maurizio Cozzi, per 15 anni ai rubinetti del Palazzo, è tornato dopo un lustro. Smaltite le polemiche sulla consistenza della quota di avanzo per investimenti, Cozzi...