Polis: qualche domanda a Gianbattista Fratus chi, come e perché governa la città di Legnano

Anticipiamo l’editoriale del nuovo numero della rivista “Polis Legnano”, in distribuzione nei prossimi giorni. Il testo, a firma dell’associazione, contiene alcune domande a Gianbattista Fratus sulla politica legnanese


Egregio Signor Sindaco, all’inizio del mese di aprile ci eravamo rivolti a Lei, con una lettera aperta, in uno dei momenti più “caldi” della politica legnanese. Vi affermavamo: “Dopo le dimissioni della maggior parte dei consiglieri comunali, appare chiaro a tutti che a Palazzo Malinverni non esiste più una maggioranza politica in grado di sostenere la Sua Giunta. Leggiamo di molteplici e forzati tentativi di trovare qualche scappatoia legale per poter surrogare un consigliere e ridar vita a una coalizione che non è più in grado di governare la città. A Lei chiediamo un sussulto di buon senso e di dignità”.

La cronaca racconta poi di una serie di tentativi per salvare il salvabile, tenendo in piedi una Giunta che è arrivata al termine della corsa.

“Quando una esperienza di coalizione finisce, e vengono meno i numeri per governare, occorre prenderne seriamente atto e agire di conseguenza”, avevamo sottolineato. Aggiungendo: “Purtroppo si ha l’impressione che ‘altri’, e non il Sindaco, si stiano battendo, con mezzi leciti e ai limiti del lecito, per continuare questa esperienza amministrativa che ormai non dispone dei numeri in Consiglio comunale, ovvero l’organo eletto dai cittadini per rappresentarli”. La conclusione era esplicita: “Signor Sindaco, non consenta che qualcuno – forse per obiettivi e interessi diversi da quelli contenuti nel Suo programma di governo – usi del nome del Primo cittadino per forzare la mano alle istituzioni democratiche. Non permetta che Legnano diventi un caso italiano di malapolitica. Consentire ai cittadini legnanesi di tornare alle urne è la soluzione migliore che anche Lei, Signor Sindaco, dovrebbe favorire”.

Quanto accaduto nel mese di aprile è noto: nonostante il parere del Ministero dell’Interno e del Prefetto, indicanti la necessità di sciogliere il Consiglio comunale e di nominare un Commissario prefettizio, la Giunta di Legnano continua a rimanere al suo posto grazie a un paio di cavilli giuridici, alla complicità di una figura dimostratasi di parte (il Difensore civico regionale), e a un primo, affrettato parere del Tar su un ricorso ad esso rivolto. L’8 maggio è atteso un nuovo pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale. Ma, indipendentemente dall’atteso giudizio, ci sono elementi oggettivi dei quali tener conto e interrogativi cui il Sindaco dovrebbe rispondere.

Di oggettivo c’è il fatto che la maggioranza composta da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, presente in Comune da meno di due anni, ha subìto forti scossoni e autorevoli defezioni. Tre consiglieri della Lega si sono dimessi, due assessori della Sua Giunta invece “sono stati dimessi” contro il loro parere e la loro volontà.

Evidenti sono, inoltre, lo sconcerto e il turbamento generati fra i legnanesi da questi insistenti e forzosi passaggi pseudo-politici atti a mantenere in vita, a tutti i costi, Giunta e Consiglio.

Qualche interrogativo si impone a questo punto.

Signor Sindaco, era questo il percorso politico che si era prefigurato due anni or sono, scendendo in campo per le elezioni amministrative?

E in questi due anni, i risultati prodotti in città dalla Sua Amministrazione ritiene siano all’altezza del programma e delle innumerevoli promesse formulate in campagna elettorale?

A Palazzo Malinverni chi guida la coalizione? Il Suo partito, la Lega, oppure alcuni esponenti di Forza Italia, partito che alle elezioni del 2017 aveva raccolto meno della metà dei voti leghisti?

Più esplicitamente, si può ancora ritenere che alla guida del Comune ci sia il Sindaco Fratus, eletto al ballottaggio del 25 giugno 2017 da 10.865 cittadini (circa un sesto dei legnanesi, un quarto dell’elettorato), oppure si deve ritenere – come vox populiafferma con insistenza – che qualcun altro sia l’“uomo forte” della politica cittadina?

Pensa veramente che il bene della nostra città possa prescindere dall’essere promotori e attori del governo del territorio allargato della zona omogenea dell’Altomilanese? Da ciò che vediamo, la Sua Giunta ha una ristretta visione Legnano-centrica…

Nell’agenda politica legnanese ci sono tanti temi che esigono decisioni lungimiranti e risultati concreti: basti pensare al futuro della Tosi, ai servizi da rivolgere ai cittadini (in ogni settore della vita pubblica), al sostegno alle attività produttive, al riutilizzo delle aree industriali dismesse, alla nuova biblioteca, all’illuminazione pubblica… Signor Sindaco, è ancora convinto che a Legnano ci siano una maggioranza politica e una Giunta solide, con idee chiare e trasparenza d’azione, per affrontare questi nodi? Le saremo grati se vorrà rispondere a questi interrogativi.

Associazione Polis