Serata di confronto politico e amministrativo quella del 24 maggio al Centro sociale “Pertini” di via dei Salici. Il dibattito, promosso da Polis, ha consentito ai sei candidati sindaco di esprimere i rispettivi progetti sui due temi all’ordine del giorno: le politiche culturali e i servizi sociali, due settori essenziali tra quelli di competenza del Comune e di estremo interesse per la vita dei cittadini.
Alberto Centinaio, Ornella Ferrario, Giambattista Fratus, Andrea Grattarola, Luciano Guidi e Juan Pablo Turri hanno risposto ad alcune domande (scelte a estrazione) formulate dall’associazione e precedentemente recapitate loro affinché si potessero preparare.
Così si è parlato di strutture a valenza storico-artistica (castello, teatro, Manifattura, museo civico, parco Ila…), valorizzazione dei giovani nella comunità cittadina, interventi per sostenere le persone e le famiglie in difficoltà, azienda Sole, Biblioteca comunale, valorizzazione della storia e delle tradizioni locali (fra cui il Palio). E, inoltre, si è discusso di come mettere a frutto, in chiave culturale e aggregativa, il passato di città industriale; del rapporto tra città, ente pubblico e scuole; di associazionismo cittadino.
Infine una domanda uguale per tutti: “Come vedete lo sviluppo di Legnano nei prossimi cinque anni? Per quale proposta il vostro programma si differenzia da quello degli altri in ambito culturale e sociale?”.
Incalzati dalle domande di Polis, i sei interlocutori – davanti a una sala Pertini pienissima – hanno tenuto alto il livello del dibattito. Uditorio attento, pochi gli applausi a scena aperta, dinanzi a discorsi piuttosto calibrati: alcuni, per la verità, apparsi più credibili, con proposte realizzabili, altri più evanescenti e forse troppo pretenziosi rispetto alle risorse comunali disponibili.
Comunque una serata che ha mostrato la complessità della politica, di fronte alla quale non esistono quasi mai risposte facili, da “bacchetta magica”; e, in relazione a questo, è emerso il senso di una politica che richiede preparazione, ponderatezza, conoscenza della realtà, capacità di ascolto e dialogo. Come a dire: sindaci non ci si improvvisa.