«La Prima (e unica finora) Repubblica italiana ha retto. Essa ha superato come durata lo Stato liberale (62 anni dal 1861 al 1922), ha surclassato il regime fascista (21 anni dal 1922 al 1943). Nessuno contesta oggi la forma repubblicana, anche se ci si accapiglia sulle strutture costituzionali portanti e sulle modalità dell’esercizio del potere politico, oltre che sul progetto riformatore di Matteo Renzi». Lo scrive Giorgio Vecchio nell’editoriale del nuovo numero della rivista Polis Legnano (in distribuzione da questa settimana), riflettendo sui 70 anni della Repubblica, che in città vengono celebrati con due iniziative il 15 e il 30 giugno.
I temi politici nazionali e internazionali solcano altre pagine della rivista: il prossimo referendum costituzionale, il nodo-migranti, il referendum britannico del 23 giugno sulla permanenza o meno del Regno Unito nell’Unione europea.
La politica locale prende diverse altre pagine tra bilancio e investimenti, bilancio partecipativo, il nuovo portale per mettere in rete il volontariato.
Per i suoi 90 anni il Premio Nobel Dario Fo si racconta, a partire dagli anni della gioventù a Porto Valtravaglia fino a Canzonissima, alla censura Rai, all’invenzione del grammelot. E poi, assieme alla sua Franca, il più alto riconoscimento della giuria di Stoccolma.
Ancora un articolo su arte e cultura: la versione italiana dell’inno della Gmg (Giornata mondiale della gioventù), che risuonerà a Cracovia a fine luglio, si deve al coro milanese “Shekinah”. L’inno è stato registrato a Saronno: vi hanno partecipato 5 giovani di Legnano e Rescaldina.