L’assemblea di Polis ha eletto il nuovo presidente: Piero Garavaglia. In questo articolo traccia brevemente il percorso personale che lo ha portato in associazione e delinea alcuni argomenti e piste di lavoro per il 2016 e per i prossimi anni. In continuità con un percorso che dura da un trentennio Quando anni fa, intorno al 1998 (era l’altro secolo, l’altro millennio), per la prima volta avevo visto le pagine in bianco e nero di una rivista che trattava questioni legate alla città di Legnano (era uno dei numeri di Polis Legnano, naturalmente), mai avrei immaginato che un giorno avrei fatto parte di quella redazione, di quel gruppo di amici, di quelle splendide persone. E mai e poi mai avrei immaginato che di quella associazione che stampava il periodico sarei un giorno diventato presidente. Ma così è la vita. Ringrazio il direttivo che con l’Assemblea del 23 gennaio scorso mi ha nominato e andiamo avanti. Non posso non ricordare il mio predecessore Eligio Bonfrate, che ha saputo condurre l’associazione in un momento importante, quando uno dei suoi soci fondatori è diventato Sindaco della città che ama ed era prevedibile – come in effetti è stato – che Polis e il suo presidente finissero sotto i riflettori e oggetto di commenti gratuiti e non meritati (ma quale lobby! Argomentazioni di chi non ha idee né fantasia… Ovvietà e banalità di chi non ha voglia di pensare… E comunque le porte dell’associazione sono sempre aperte a chi ha voglia di studiare, ragionare, discutere, lavorare, mettersi in gioco. Vi aspettiamo!). E allora guardiamo oltre e cerchiamo tranquillamente di rimettere le cose al loro posto, cerchiamo come associazione di darci degli obiettivi raggiungibili e tracciamo le linee di sviluppo lungo le quali Polis intende muoversi in questi prossimi anni. Rimettiamo le cose al loro posto significa per prima cosa ricordare che Polis è un’associazione culturale e non un gruppo di pressione politica; il suo solo interesse è proporre e realizzare discussioni, dibattiti e approfondimenti sui temi che possono interessare e toccare la cittadinanza. Polis è nata per unire chiunque abbia l’onestà intellettuale del confronto pacato, serio e non urlato; non per dividere o porre barriere. Il prossimo triennio associativo incrocerà peraltro le nuove elezioni amministrative. Polis vuole essere in prima linea per proporre idee da realizzare e progetti da sostenere. Come ha sempre fatto, invitando alla partecipazione democratica donne e uomini che si sono schierati in tanti gruppi politici diversi, accomunati dalla volontà di confrontare idee con l’obiettivo di trovare una mediazione “alta” per il bene comune. In quest’ottica, Polis intende porsi come animatore culturale, cercando nel suo piccolo, con sforzi gratuiti di tempo e dedizione, di portare un contributo non banale su temi...
“Per me Polis è la storia di un incontro e di una esperienza bella e arricchente”. Piero Garavaglia, insegnante di Lettere al Liceo delle scienze umane all’Istituto Torno di Castano Primo, di cui è anche vicepreside, sposato con Alessandra, papà di Matteo, è il nuovo presidente dell’Associazione politica e culturale Polis. È stato eletto sabato 23 gennaio. L’assemblea associativa si è svolta allo Spazio Incontro di via Colombes a Legnano, sul tema: “Sopravvivere in città o vivere la città? Legnano guarda avanti”. Dopo un’introduzione a cura dell’associazione, sull’argomento si sono confrontati, assieme ai presenti, Domenico Finiguerra (ambientalista, consigliere comunale ad Abbiategrasso, già sindaco di Cassinetta di Lugagnano), Giacomo Biraghi (Urban Consultant, esperto internazionale di strategie urbane) e Umberto Silvestri (assessore alla Cultura del Comune di Legnano). Salutando l’assemblea, Garavaglia ha tra l’altro affermato: “Arrivato anni or sono a Legnano ad abitare, ho subito conosciuto la realtà di Polis, i suoi componenti, il Direttivo, la redazione della rivista. Partecipando alle riunioni e alle attività associative mi sono inserito nella stessa vita di Legnano. Polis dunque è stata per me la porta di Legnano”. Garavaglia ha aggiunto: “Io vivo con i giovani, ne ho un’immagine positiva e spero che un Paese come l’Italia, che ancora stenta a trovare lo slancio della ripartenza, possa presto trovare il posto giusto per valorizzare ciascuno dei nostri giovani”. “C’è bisogno di cultura nel nostro Paese, di confronto non urlato, ma concreto. Solo lavorando su problemi concreti possiamo dialogare in modo proficuo, costruendo progetti e risposte per il cittadini, migliorando noi stessi assieme alla nostra città”. Garavaglia ha concluso: “Polis per me è questo, coinvolgimento e partecipazione”. A sua volta il presidente uscente, Eligio Bonfrate, ha portato un saluto all’assemblea. “Ho rassegnato le dimissioni per ulteriori impegni professionali. Ma voglio dire un grazie a Polis, perché è stata, e continua a essere, un’esperienza di amicizia e formativa, uno spazio di studio e di dialogo davvero prezioso. Anche l’impegno politico che sto vivendo da una decina d’anni trova le radici nel percorso formativo vissuto in Polis, oltre che in parrocchia”. Bonfrate ha aggiunto: “Sono certo che con la guida dell’amico Piero Garavaglia – settimo presidente di Polis, attiva a Legnano da un trentennio – l’associazione continuerà a svolgere un utile luogo di elaborazione culturale e politica per il bene della città”. Il prossimo numero della rivista Polis Legnano riferirà delle relazioni e il dibattito svoltosi durante l’assemblea. Associazione...
Oggi si è svolta l’assemblea di Polis, ecco una breve rassegna fotografica. Questo slideshow richiede...
La città come luogo e simbolo della modernità; la città come crocevia dei cambiamenti. La città spazio delle relazioni, delle responsabilità, delle “sfide ravvicinate”, delle progettualità. La città e il ruolo della politica… In occasione dell’Assemblea annuale, l’Associazione culturale e politica POLIS propone un dibattito pubblico sul profilo della moderna realtà urbana, dove si concentrano le trasformazioni sociali, economiche, culturali in questa epoca di transizione e di continue novità. Un confronto – con alcuni esperti e amministratori pubblici – a partire dal contesto legnanese, con l’intento di fornire spunti, critiche, suggerimenti per il futuro della città. L’appuntamento è per sabato 23 gennaio, alle ore 16.00, presso lo Spazio Incontro di via Colombes 69 (quartiere Canazza) a Legnano. Dopo una introduzione a cura dell’Associazione, dal titolo “Benedetta maledetta città. Antiche mura, nuove porte”, seguiranno una tavola rotonda e un confronto con i presenti, a partire da tre esperienze: “La città verde”, (Domenico Finiguerra, consigliere comunale ad Abbiategrasso, già sindaco di Cassinetta di Lugagnano), “La smart city” (Giacomo Biraghi, Urban Consultant, esperto internazionale di strategie urbane), “La città delle idee” (Umberto Silvestri, assessore alla Cultura del Comune di Legnano). L’Assemblea costituisce anche l’occasione per la presentazione del nuovo Presidente di Polis, che sarà eletto prima dell’incontro pubblico. Associazione...
In occasione dell’Assemblea annuale, proponiamo un dibattito pubblico sul profilo della moderna realtà urbana, crocevia delle trasformazioni sociali, economiche, culturali in questa epoca di transizione e continue novità. Un confronto – con alcuni esperti e amministratori pubblici – a partire dal contesto legnanese, con l’intento di fornire spunti, critiche, suggerimenti per il futuro della città. L’assemblea si svolgerà Sabato 23 gennaio, ore 16.00 presso lo SPAZIO INCONTRO, Via Colombes 69 – LEGNANO Introduzione: Benedetta maledetta città. Antiche mura, nuove porte – Gianni Borsa, giornalista Esperienze: ◊ La città verde Domenico Finiguerra, consigliere comunale ad Abbiategrasso, già sindaco di Cassinetta di Lugagnano ◊ La smart city Giacomo Biraghi, Urban Consultant, esperto internazionale di strategie urbane ◊ La città delle idee Umberto Silvestri, assessore alla Cultura, Comune di...
Intervista con l’assessore alle Attività educative, che afferma: «Continueremo sulla linea tracciata. Nella scuola legnanese tante persone con voglia di fare». Dal diritto allo studio più di 90mila euro agli istituti cittadini. E col Bilancio partecipativo un doposcuola per i ragazzi che soffrono di dislessia. Ammontano a 93mila e 500 euro gli stanziamenti deliberati dalla Giunta comunale di Legnano a favore delle attività didattiche. Nelle ultime settimane sono state approvate due delibere, una delle quali legata al Bilancio partecipativo. La notizia offre l’occasione per parlare con il nuovo assessore alle attività educative, Chiara Bottalo, che ha ricevuto il testimone da Umberto Silvestri, il quale ha assunto la delega per i processi partecipativi e la cultura. Prima le notizie. Il doposcuola per Dsa (disturbi specifici dell’apprendimento, cioè ragazzi affetti da dislessia, disgrafia o discalculia) è un servizio totalmente gratuito per gli utenti che sarà finanziato con 10mila euro in modo da garantire a 15 bambini di poter accedere a lezioni di sostegno organizzate per due giorni la settimana in collaborazione con Ial (Innovazione apprendimento lavoro Lombardia), l’agenzia formativa che opera a Legnano in via Renato Cuttica. «Il servizio è frutto del Bilancio partecipativo e nasce dalla sempre crescente diffusione di questi disturbi e dall’esigenza di un sostegno specifico e individualizzato per sostenere questi bambini nello svolgimento dei compiti pomeridiani – spiega Bottalo –. Al momento, si tratta di un servizio sperimentale che, a seconda del numero di richieste che perverranno e alle risorse disponibili, potrà essere ampliato e, dunque, aperto ad altri ragazzi che necessitano questo tipo di aiuto. Il doposcuola prevede la stesura di progetti individualizzati sulla base dei quali programmare gli interventi educativi di ogni partecipante». La seconda delibera inerente il “diritto allo studio” prevede un contributo di 72mila euro, che sarà diviso sulla base del numero dei residenti iscritti in ogni istituto scolastico della città per progetti didattici e spese di funzionamento: «Parliamo di un contributo destinato a finanziare progetti didattici scelti dalle singole scuole – aggiunge l’assessore alle Attività educative –; generalmente sono progetti che trattano tematiche inerenti il programma di studio delle classi, ma affrontati con metodologie differenti e innovative. Va ricordato che, all’interno di questo contributo, rientrano le spese di trasporto per le gite e le uscite didattiche. Questa cifra comprende anche le spese per materiale di cancelleria e di segreteria delle scuole». E dopo le notizie, qualche domanda. Assessore Bottalo, come ci si trova da quella parte della scrivania? «Mi sento una grossa responsabilità. Ho la delega alle Attività educative, questo significa un vasto campo che va dal nido ai centri estivi, all’educazione professionale, a quella degli adulti». Ha avuto un bel coraggio: moglie, mamma, il suo lavoro, il ruolo di assessore… Le...
Sta prendendo una piega strana la politica legnanese. Con un fronteggiarsi di soggetti che alzano il tono della voce e uno sbiadirsi della parte propositiva e costruttiva della politica stessa, la quale invece avrebbe proprio il compito di guardare lontano, oltre la bagarre fine a se stessa. I soggetti in campo sono molteplici. Anzitutto la Giunta, intenta al governo cittadino, oberata di lavoro e pressata sul fronte delle comprensibili richieste dei cittadini (dall’occupazione alla casa…); costretta a fare i conti con la coperta corta del bilancio, obbligata a misurarsi con i livelli superiori della politica regionale e nazionale, nonché intenta a rintuzzare le mosse delle opposizioni consiliari e di alcune lobby territoriali che mostrano più interesse per il proprio tornaconto che non per il bene della città. Tutto questo rientra peraltro nella quotidianità del governo locale, come accade a ogni amministrazione comunale (di destra, di centro o di sinistra), da Bressanone a Siracusa. Quindi ci sono le minoranze consiliari. A tratti attive, combattive e propositive – è il vero ruolo di controllo e di “controproposta” delle opposizioni –, a tratti invece inutilmente distruttive, incapaci di guardare oltre il proprio naso, quasi obbligate a interpretare la parte del “Signor No”, come ai tempi di “Rischiatutto”. Se ne è avuta riprova ancora prima di Natale, nel voto sulla variazione al Bilancio di previsione 2015-2017, che consente, anche grazie al bilancio risanato dall’Amministrazione Centinaio e a una norma della Legge di Stabilità 2016, uno sblocco di fondi per milioni di euro di investimenti per la città. L’Aventino delle minoranze (che si può comprendere, in materia di Bilancio, solo nella linea di evitare un sì che avrebbe potuto far pensare a una convergenza delle opposizioni verso la maggioranza), in questo come in numerosi altri casi, appare politicamente sterile e lascia intravvedere una “coalizione di arrabbiati” che al momento appare piuttosto improduttiva. Poi ci sono, o dovrebbero esserci, i partiti. Concretamente va rilevato che la crisi generale di questa alta forma di democrazia, costituzionalmente prevista e garantita, a Legnano risulta forse più accentuata. Vi sono presenze sbiadite, in alcuni casi assenza totale (che fine ha fatto, ad esempio, Forza Italia, per molti anni la prima forza politica votata dai legnanesi?). Un poco di movimentismo si nota nel Partito democratico (gazebo mensile, qualche comunicato, riunioni interne) e nella Lega Nord (sede aperta, talune iniziative pubbliche…). Dalle liste civiche di maggioranza, in passato distintesi per vivacità e proposta, ci si potrebbe attendere maggior dinamismo. Il Ncd appare combattuto fra la determinante presenza a Roma nel governo nazionale a fianco del Pd e la collocazione sul fronte opposto rispetto al Pd a Palazzo Malinverni. Nessun segnale di vera strategia politica, invece, da “Per Legnano” e Sinistra. Un...