Ultime iniziative

Polis e Acli: La vera posta in gioco del Referendum

Serata all’insegna dell’informazione e del dibattito quella organizzata ieri sera, giovedì 27 ottobre, dall’associazione culturale Polis e dalle Acli di Legnano. Al centro dell’attenzione il prossimo referendum sulla Riforma costituzionale che, il 4 dicembre, chiederà agli elettori – e dunque anche ai legnanesi – di esprimersi con un sì o un no al nuovo testo della Carta approvato dal parlamento la scorsa primavera. Sala piena allo Spazio Incontro Canazza di via Colombes per ascoltare i due relatori: Alberto Fossati, docente di Diritto pubblico all’Università Cattolica di Milano e membro del Consiglio provinciale delle Acli milanesi; Diego Motta, giornalista del quotidiano “Avvenire”. Il giurista ha dapprima chiarito i contenuti della complessa riforma, addentrandosi negli elementi più interessanti e dibattuti (poteri della Camera, fiducia al Governo, nuovo Senato, stop al bicameralismo legislativo, riduzione dei parlamentari, competenze Stato-Regioni, abolizione delle province, abolizione del Cnel…). Il giornalista ha invece tratteggiato il quadro politico entro cui si inserisce il referendum e i suoi possibili esiti sul quadro istituzionale. Intenso il dibattito tra i partecipanti, volto soprattutto a portare alla luce alcuni punti qualificanti e altri meno convincenti della riforma. L’associazione Polis sta preparando altre serate pubbliche per i prossimi mesi mentre sul numero di novembre della rivista tornerà a fornire elementi conoscitivi per orientarsi al voto del 4...

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La vera posta in gioco del Referendum

GIOVEDÌ 27 OTTOBRE, ORE 21 Spazio Incontro Canazza – Legnano, via Colombes 69   La Riforma costituzionale sulla quale è chiamato a esprimersi il popolo italiano il prossimo 4 dicembre è stata a lungo invocata ed è maturata in sede parlamentare attraverso un articolato, e a tratti teso, confronto giuridico e politico. Il referendum chiederà agli elettori di confermare o respingere la legge costituzionale approvata in aprile recante «disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione». Sia i sostenitori del Sì che quelli del No non nascondono che dagli esiti del referendum possono derivare conseguenze politiche di breve e di lungo periodo. Per queste ragioni, e per la oggettiva complessità della materia, il voto referendario sarà particolarmente importante per il Paese. Conoscere la materia attraverso un responsabile percorso di informazione appare quindi un compito ineludibile di ogni elettore. L’Associazione culturale e politica Polis organizza un incontro/dibattito con lo scopo di presentare i contenuti della Riforma stessa e riflettere sul quadro politico in cui si inserisce il referendum. La serata è organizzata in collaborazione con Acli Milanesi: sarà presente il presidente Paolo Petracca L’appuntamento è per giovedì 27 ottobre (ore 21), presso Spazio Incontro Canazza, via Colombes 69 Interverranno: • ALBERTO FOSSATI docente di Diritto pubblico – Università Cattolica di Milano membro Consiglio provinciale ACLI MILANESI • DIEGO MOTTA giornalista del quotidiano “Avvenire” modera la serata ALBERTO FEDELI, avvocato amministrativista e socio di...

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Tra ballottaggi e referendum: “IL METODO RENZI” fenomeno politico alla prova

Comunicazione, immagine, leadership: sono i “punti forti” sui quali ha puntato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, raggiungendo la guida del suo partito e l’incarico di governo. Renzi – secondo molti – ha cambiato la politica italiana: in meno di cinque anni ha “rottamato” una classe dirigente e ha raggiunto la poltrona più alta di Palazzo Chigi. «Il metodo Renzi è caratterizzato – secondo Alberto Galimberti – da comunicazione pop, linguaggio ad alto tasso emotivo, immagine di politico “normale” alimentata a colpi di selfie, retorica da sindaco anticasta, stile obamiano, leadership carismatica». Ma come si compone il mosaico del “renzismo”? Quali i pregi e quali i limiti, i meriti e le zone opache? Il giovane leader riuscirà a infrangere la barriera tra cittadini e “palazzo”? Quali le sfide che lo attendono? Ne parliamo con ALBERTO GALIMBERTI giornalista, autore del volume (appena presentato alla Camera dei deputati) Il metodo Renzi. Comunicazione, immagine e leadership Giovedì 9 giugno, ore 21.00 presso SPAZIO INCONTRO CANAZZA, via Colombes 69 –...

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Sopravvivere in città o vivere la città? Legnano guarda avanti

In occasione dell’Assemblea annuale, proponiamo un dibattito pubblico sul profilo della moderna realtà urbana, crocevia delle trasformazioni sociali, economiche, culturali in questa epoca di transizione e continue novità. Un confronto – con alcuni esperti e amministratori pubblici – a partire dal contesto legnanese, con l’intento di fornire spunti, critiche, suggerimenti per il futuro della città. L’assemblea si svolgerà Sabato 23 gennaio, ore 16.00 presso lo SPAZIO INCONTRO, Via Colombes 69 – LEGNANO   Introduzione: Benedetta maledetta città. Antiche mura, nuove porte – Gianni Borsa, giornalista Esperienze: ◊ La città verde Domenico Finiguerra, consigliere comunale ad Abbiategrasso, già sindaco di Cassinetta di Lugagnano ◊ La smart city Giacomo Biraghi, Urban Consultant, esperto internazionale di strategie urbane ◊ La città delle idee Umberto Silvestri, assessore alla Cultura, Comune di...

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L’eredità di Expo? Tendere la mano agli ultimi contrastando la fame e lo spreco di alimenti

L’eredità di Expo? Tendere la mano agli ultimi contrastando la fame e lo spreco di alimenti

In un’affollata casa della Carità di Legnano, venerdì 16 ottobre si è svolto l’incontro organizzato da Polis, in collaborazione con Caritas decanale e Consiglio centrale di Legnano Associazione S. Vincenzo de’ Paoli, per discutere sul tema “La Carta di Milano, eredità di Expo. Verso una nuova solidarietà globale?”. Quali relatori erano presenti il direttore di Caritas Ambrosiana, don Roberto Davanzo, e il direttore generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus, Marco Lucchini Negli interventi, entrambi i relatori hanno riferito della propria esperienza vissuta in questi sei mesi di Expo 2015; nello specifico don Roberto Davanzo ha sottolineato che le “folle oceaniche di visitatori hanno mostrato la curiosità attorno al tema” dell’esposizione universale. Fra l’altro la creazione dei cluster ha permesso a molte nazioni, anche le più piccole, di essere presenti mostrando così al mondo la particolarità dei propri prodotti e le tradizioni locali. Il vero lascito di Expo 2015 lo si potrà verificare – ha osservato Davanzo – quando “veramente la fame nel mondo diminuirà”; gli ultimi dati della Fao parlano di 795 milioni di persone che si trovano in situazione di povertà e denutrizione. “Una realtà che è sotto i nostri occhi anche nelle città italiane”. Saranno proprio le iniziative che si assumeranno verso le persone più povere e bisognose che “ci potranno far dire: Expo 2015 ha avuto successo”; anche perché il tema di Expo (Nutrire il Pianeta, energia per la vita) “affronta qualcosa di concreto e non di filosofico”. La gestione delle risorse, ha aggiunto il direttore di Caritas, sarà la carta vincente per sconfiggere la fame e le guerre e bloccare gli immensi flussi migratori. “Non bisogna pensare che la fame nel mondo si sconfigge esportando il nostro modello di vita nei paesi poveri”. Don Davanzo ha poi spiegato come mai Caritas Internationalis non ha firmato la Carta di Milano; la questione principale risiede nel fatto che nella carta “non si sente la voce dei poveri del Nord e del Sud del mondo”. Essa “è stata scritta principalmente dai paesi che hanno il problema di avanzo di cibo”. La Carta di Milano è “comunque un’ottima base di partenza per affrontare il problema, una partenza che necessita di ulteriori passaggi”. La sconfitta della fame nel mondo passa anche attraverso il contrasto “all’accaparramento dei terreni da parte delle grandi multinazionali”, la lotta “ai cambiamenti climatici”, affrontando “il tema della carenza di acqua. Inoltre occorre contrastare la speculazione finanziaria sul cibo e la trasformazione dei terreni agricoli a terreni per la produzione di biocarburanti”. La Carta di Milano non va lasciata – secondo il relatore – “nel cassetto”; ognuno la dovrebbe mettere in pratica “partendo da quando si va a fare la spesa, premiando l’acquisto di prodotti di quelle...

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