L’arteria che collega Sempione e autostrada, rinnovata e resa più sicura, sopporta una gigantesca mole di traffico. Le scelte del comune di Cerro potrebbero complicare la viabilità. Più automobili e inquinamento grazie a nuovi supermercati. L’amministrazione cerrese cosa ha in mente? Legnano starà a guardare?

Viale Cadorna, la croce di ogni amministrazione legnanese. Ne sa qualcosa Centinaio, che ha faticato sette camicie per dare un volto rinnovato, e soprattutto sicuro, allo stradone che collega il Sempione con l’autostrada e che consente a tutte le auto provenienti dalla provinciale per Inveruno di imboccare la A8. Tutti ricordano le polemiche che precedettero l’inizio dei lavori, polemiche dettate soprattutto dalla preoccupazione che una situazione di congestione già difficile potesse, per gli interventi in programma, peggiorare ancora di più. Quello che in tanti temevano poi non è successo, il viale, che è la porta di ingresso in città, risente comunque dei volumi di traffico che ogni giorno percorrono quella direzione.

Viale Cadorna, oltre che oggetto del contendere del dibattito politico legnanese, è stato a lungo oggetto di polemiche e scontri tra Legnano e le amministrazioni vicine di Rescaldina, Cerro Maggiore e San Vittore Olona. Ultimo in ordine di tempo il ricorso al Tar (poi perso dalle due amministrazioni comunali di Cerro Maggiore e San Vittore) in cui sostanzialmente si rimproverava al Comune di Legnano, allora amministrato dal centrosinistra, di non avere coinvolto i comuni vicini nella programmazione e nella progettazione dei lavori di rifacimento del viale di due anni fa. Il ricorso poi, come detto, è stato perso (chissà se quei sindaci hanno fatto ammenda…), ma i Comuni che ricorrevano hanno esplicitato il principio che per le questioni sul traffico nessuno può e deve prescindere dagli altri.

Con il Comune di Rescaldina invece la discussione, che ormai data diversi anni fa e risale alle amministrazioni legnanesi di Cozzi e Vitali, verte sulla permeabilità verso nord dello svincolo autostradale: in sostanza il Comune di Legnano ha sempre giustamente negato la possibilità di scavalcare l’autostrada per evitare che il traffico diretto a Rescaldina, al centro commerciale Auchan, e più in generale al basso varesotto percorresse l’asse Toselli-Cadorna che a quel punto sarebbe diventato davvero invivibile. Questo era anche uno dei punti dell’opposizione della Giunta Centinaio al “progetto Ikea” (il grande centro commerciale che sarebbe dovuto sorgere tra Cerro e Rescaldina subito al di là dell’autostrada). Preoccupava infatti l’aumento del traffico che avrebbe portato facilmente al collasso una via che nelle ore di punta è sempre andata in crisi.

Oggi probabilmente qualcosa è cambiato o sta cambiando: il Comune di Cerro Maggiore sta trasformando tutta l’area intorno allo svincolo autostradale in un grande centro commerciale che comprenderà, con la realizzazione di un Tigros, anche tutta l’area industriale dismessa ex-Gianazza. Se è vero, ma non lo crediamo, che sul proprio territorio ogni Comune può fare la programmazione che crede, è indubitabile che le scelte di Cerro Maggiore avranno ricadute importanti su Legnano: nuovo traffico, più automobili, più code e inquinamento. Non sembra però, o almeno nessuno ha informato i cittadini, che l’amministrazione cerrese (fino al 10 giugno guidata dal commissario prefettizio, per poi passare la mano alla nuova giunta) abbia chiesto nulla a Legnano o, cosa ancora più grave, che l’amministrazione di Legnano abbia mai chiesto qualcosa a quella di Cerro o si sia opposta in qualche modo ai progetti in via di definizione.

Non sembra neanche che con l’amministrazione di Rescaldina ci sia stata alcuna presa di posizione per evitare che, con l’ampliamento di Auchan, ormai conforme al Pgt rescaldinese, si possa tornare a parlare del rifacimento dello svincolo autostradale, permettendo quindi la permeabilità verso Nord tanto osteggiata negli anni scorsi.

Cosa è cambiato? L’amministrazione di Legnano oggi è semplicemente più distratta rispetto al traffico di periferia o c’è qualche altro motivo che ci sfugge?
Una riflessione di Palazzo Malinverni su questi problemi probabilmente c’è… Sarebbe bello che lo sapessero anche i cittadini.