Passerelle elettorali sulla pelle di chi scappa dalla morte

«Non possiamo più accogliere nemmeno un profugo sul nostro territorio!». La parola d’ordine viene dall’assessore all’Immigrazione della Regione, Simona Bordonali, e dal vicepresidente del Consiglio regionale, Fabrizio Cecchetti, che il 31 maggio hanno effettuato un “sopralluogo” alla ex scuola Medea, possibile sede di accoglienza per i profughi che il Prefetto di Milano intende inviare nel Legnanese, pressato a sua volta dal Governo centrale.

Bordonali e Cecchetti – che hanno deciso di fare passerella in città – hanno fatto leva sulle solite parole d’ordine che si riassumono nello “stop ai profughi”. Non si capisce bene, poi, come risolverebbero il problema, di livello mondiale, delle migrazioni, della fuga di milioni di persone dalla guerra e dalla fame, delle traversate del Mediterraneo e delle “rotte balcaniche”… Ma da due politici che non sanno andare oltre gli slogan da bar sport non ci si può attendere granché.

Lo stesso può dirsi delle banalità emerse dal “presidio” – meno di 40 persone – organizzato qualche giorno prima dalla Lega Nord davanti alla ex Caserma Cadorna (altro luogo di possibile insediamento dei richiedenti asilo individuato dalla Prefettura).

Al coro dei “no a prescindere” si è aggiunta, con eguale “spessore”, la consigliera regionale legnanese Carolina Toia: «Condivido – afferma – le fondate preoccupazioni di quanti abitano e vivono vicino alla scuola e ribadisco la mia solidarietà ai residenti della zona».
Negli stessi giorni un gruppo di residenti della Canazza ha scritto a una lista (stranamente lunga e articolata) di personalità istituzionali per dire no agli stranieri: un testo dal quale potrebbero però emergere due letture:

  1. non mandate i profughi perché tra loro ci sono quasi sicuramente dei delinquenti;
  2. il quartiere ha già i suoi problemi, non possiamo accettarne un altro. La penna che sta dietro al testo non chiarisce il dubbio.

A Bordonali e Cecchetti hanno poi risposto il sindaco Centinaio, poi il Pd di zona, quindi una bella riflessione della Lista ri-Legnano
«Ben venga tutto ciò che può portare ad affrontare seriamente, e possibilmente risolvere, il problema del costante arrivo in Italia di richiedenti asilo – ha detto il sindaco –. Se l’assessore Bordonali e il vice presidente Cecchetti avessero avuto il buon gusto di avvisarmi del loro arrivo, avrei avuto il piacere di confrontarmi con loro e di informarli in maniera corretta ed esaustiva di quanto si sta facendo a Legnano per scongiurare un massiccio arrivo di profughi».

La questione al momento di andare in stampa con questo numero di Polis Legnano non è ancora definita. Certamente torneremo a parlarne. Senza trascurare gli appelli “alti” del Capo dello Stato Mattarella, di Papa Francesco e dell’Arcivescovo di Milano card. Scola, che, senza trascurare le complesse implicazioni del problema, certo non invitano a erigere muri e a respingere chi cerca solo una vita dignitosa.

La Redazione